venerdì 11 ottobre 2013

Dialogare si può (cronaca dell'incontro fra un direttore didattico e dei genitori homeschooler)

Ieri ci siamo incontrati con il direttore didattico dell'istituto, del quale fa parte anche la piccola scuola del nostro paese.

E' stato un incontro rilassato e piacevole,
all'insegna del dialogo e del rispetto.

Abbiamo spiegato, in maniera generica, le nostre motivazioni, sottolineando in particolare il nostro bisogno di "flessibilità".

La "flessibilità"- declinabile su molti fronti - è, infatti, uno dei più grandi vantaggi che noi troviamo nel fare homeschooling.

Prima di tutto la flessibilità nei contenuti, nei tempi, nelle modalità dell'apprendimento dei nostri bambini. Preziosissima flessibilità  per poter seguire le loro individualità.

Ma anche la flessibilità nell'organizzare la nostra particolare vita familiare.
Come ho già spiegato altrove, abbiamo un piccolo albergo e il nostro lavoro si svolge sempre e soprattutto nei periodi in cui le scuole sono chiuse: lavoriamo in estate, durante ogni periodo festivo e sempre nei weekend. Fare homeschooling per noi ha, quindi, anche il grande vantaggio di poter continuare a godere liberamente del tempo, in cui non lavoriamo, per viaggiare insieme ai nostri figli, fare brevi escursioni, dedicarci alle nostre passioni, leggere, studiare, giocare, parlare.... ma anche, e soprattutto, per essere una famiglia.

Il nostro gentile interlocutore ci ha ascoltato e ha solo accennato - ma davvero solo accennato - alle sue perplessità.
Un civile, gradevole scambio di visioni.

Infine abbiamo brevemente parlato dell'esame di fine anno.

E qui segnalo -  a chi non lo sapesse - che, in realtà,  l'esame  non sarebbe obbligatorio. (Rimando per maggiori informazioni al sito di Controscuola  e soprattutto al network di Educazione Parentale).

Noi, però, l'esame lo faremo (o meglio lo farà Grande!).
Prossimamente contatteremo gli insegnanti per capire quali siano le competenze che ritengono indispensabili per superare la classe prima della scuola primaria.
Presumo si tratti delle basi della matematica e della letto-scrittura. Per il resto eserciteremo il nostro diritto di presentare un curriculum personalizzato, il che in sostanza significa continuare a leggere i libri che ci pare (e non il sussidiario!) e continuare a saltabeccare liberamente fra storia, anatomia, biologia, astronomia, geografia.... come e quando ci va.

La nostra via è insomma un compromesso fra un approccio che vorrebbe essere il più unschooling possibile e la ovvia (per noi) necessità di dotare i figli di un titolo di studi.

Così è se vi pare: sono in tanti a non saper guidare nonostante abbiano la patente (e guai a dirglielo!), ma è anche vero che senza patente non si può guidare!

Seppure...
viaggiare in treno,
a piedi, in bicicletta, a cavallo 
non sia poi così male...

...ma l'ora è tarda e sto
"liberarbitrariamente"
andando fuori tema!

lunedì 7 ottobre 2013

Equinozio d'autunno fra le nostre montagne.

22 Settembre 2013.
Abbiamo festeggiato l'arrivo dell'autunno concedendoci, finalmente, qualche ora tutta per noi.
Dopo una lunga, intensa estate di lavoro avevamo davvero bisogno di ritrovarci da soli, noi cinque.
Il bosco ha cominciato a tingersi di un pallido giallo, che presto si farà oro e porpora.
Saliamo.
Una mucca ha partorito due vitelli, pochi istanti prima del nostro arrivo.
Restiamo a distanza a contemplare.
Saliamo.
In malga il fuoco è ancora acceso.
A breve torneranno a valle.
Saliamo.
Lungo un sentiero lo scheletro perfettamente spolpato di un capriolo.
Molte ipotesi - piuttosto fantasiose - sull'accaduto accompagnano, per un po', i nostri passi.
Saliamo.
Il volo circolare di tre falchi.
Saliamo.
Il mondo ai nostri piedi.
Stiamo.
Il cielo fra i capelli.
Siamo.
Piano, piano scendiamo.